15/06/2021 Categoria: Casa

La scelta del tipo di legno da utilizzare per gli infissi di casa è spesso fonte di dubbi ed incertezze. Le essenze non sono tutte uguali, pertanto è bene conoscerne le caratteristiche e i giusti utilizzi.

L’essenza del legno riguarda le peculiarità che lo rendono diverso da una tipologia all’altra, che sia ciliegio, larice, rovere, abete, pino, ognuno ha una propria essenza che si basa sul colore e le venature. Il legno usato per gli infissi può essere di provenienza europea (pino, abete, frassino, cipresso) oppure, esotica ( mogano, teak, ebano). Ogni tipo di legno ha una durata diversa e può essere usato in vari ambiti. Le essenze dolci o tenere si hanno quando il legno è morbido e di facile lavorazione, ma in questo caso è anche molto delicato e più sensibile agli urti, ai graffi e alle intaccature.

 Infissi interni e infissi esterni, quale legno scegliere?
 
Non tutti i tipi di legno per infissi sono adatti per essere utilizzati internamente o esternamente, bisogna scegliere adeguatamente per assicurare durata e resistenza degli infissi. Se si decide di acquistare solo serramenti in legno, bisogna capire quali sono le essenze più adatte per gli infissi esterni ed interni. Per gli infissi esterni il miglior legno include il pino svedese trattato con impregnanti, il rovere, il niangon, il castagno e il meranti, una tipologia di legno molto dura e resistente. Per gli infissi interni, se si decide di accoppiare legno e alluminio, le migliori soluzioni prevedono l’uso del pino, dell’abete, del douglas, del frassino dell’okoumè. È importante scegliere il legno anche tenendo conto del luogo in cui si vive, dell’abitazione e, per gli infissi in legno interni, il design della casa.

Lavorazione del legno per gli infissi
Quando si tratta di infissi esterni e infissi interni, bisogna prestare particolare attenzione alla stagionatura del legno e alla sua lavorazione, poiché i serramenti devono assicurare durata nel tempo e resistenza agli agenti atmosferici.
La lavorazione lamellare è la migliore, il legno lamellare si può ottenere da qualunque essenza, poiché la qualità del risultato non è basato sul materiale ma sul tipo di procedimento utilizzato per la lavorazione dello stesso. Questa procedura prevede la formazione di un travetto unitario usando tre lamelle di legno una sopra l’altra, il che permette di ottenere un legno molto più resistente alle tensioni e alle deformazioni naturali. Il legno lamellare può essere realizzato con pino, douglas, abete, niangon, castagno, rovere e frassino, inoltre, questo procedimento è meno dispendioso e riduce di molto la produzione di scarti.