10/02/2022 Categoria: Casa

Le procedure di manutenzione e pulizia degli infissi variano a seconda del materiale di cui sono fatti. In questo articolo vedremo come prendersi cura degli infissi più diffusi, quelli in legno.

Il legno è uno dei materiali più utilizzati per realizzare gli infissi ed è anche quello più diffuso nelle case italiane. Tuttavia, essendo di origine naturale, è uno dei materiali più delicati, che richiede una manutenzione più frequente ed accurata. Se molto esposto agli agenti atmosferici, infatti, il legno rischia di deturparsi molto in fretta se non tenuto con cura.

La cura e la manutenzione che questa tipologia di infissi richiede, però, ripaga tutta la loro bellezza, eleganza e classicità. Solitamente, un prodotto di qualità tende a mantenersi a lungo nel tempo. La scelta del legno, infatti, non viene certamente lasciata al caso: esso viene selezionato accuratamente per realizzare infissi resistenti e facili da manutenere.

Perché la manutenzione è importante?

Gli infissi in legno, in particolare quelli esterni, sono esposti ad agenti atmosferici vari: pioggia, vento, raggi solari, umidità, e così via. Ad esempio, i raggi solari deturpano la vernice, che andrà pian piano a scrostarsi, mentre la pioggia rischia di penetrare all’interno, in particolare se gli infissi presentano delle crepe. Anche le polveri e le sostanze nocive provenienti dall’esterno possono rivelarsi dannose. Basti immaginare: il materiale non soltanto perderebbe la sua estetica, ma anche ogni sua funzionalità.

Per questo motivo, bisogna mettere in atto tutte le precauzioni possibili per far sì che gli infissi abbiano vita lunga, garantendoci sempre la loro massima efficienza. Inoltre, ci sono vari modi per intervenire anche se il legno è già rovinato: ritoccare gli infissi è una pratica molto comune e utile, necessaria se gli infissi sono ancora in buono stato ma iniziano a presentare dei danni evidenti. Inoltre, è un’ottima alternativa all’acquisto di nuovi infissi.

Pulizia degli infissi

La longevità dei vostri infissi dipenderà molto dalle modalità e i tempi che impiegherete per la loro pulizia. È fondamentale, infatti, pulirli con costanza, almeno una volta a settimana oppure ogni due. Altrettanto importante è seguire accuratamente alcuni semplici step per pulire correttamente gli infissi.

Innanzitutto, bisogna rimuovere tutte le impurità con un panno morbido, possibilmente in cotone, inumidito. Se ci sono macchie persistenti, è consigliato utilizzare un panno in microfibra imbevuto in una soluzione di acqua calda e sapone di Marsiglia (o qualsiasi altro detergente delicato o specifico). Non strofinate eccessivamente, ma se necessario ripassate con cura per togliere le macchie più ostinate. Infine, per asciugare il legno è raccomandabile passare un panno asciutto.

Quando avete tempo e se vi aggrada l’effetto, potete anche passare della cera o degli oli delicati, che donano agli infissi un aspetto più curato.

Altri interventi

La corretta pulizia preserva la qualità della vernice e fa sì che duri a lungo. Ovviamente, il fattore tempo avrà inevitabilmente i suoi effetti negativi sugli infissi, che prima o poi andranno incontro a danni irreparabile. Un metodo utile per recuperare la qualità originale è il rinfresco. Esso consiste nell’applicazione di un prodotto sul legno che ha ormai perso la sua vernice originale, recuperando così il materiale.

Se con il passare degli anni noterete dei danni consistenti (ad esempio, buchi o crepe), non è detto che i vostri infissi debbano essere cambiati. Esistono, infatti, alcuni metodi che vengono solitamente praticati da professionisti, ma nulla toglie che possiate provarci da soli. Ogni 4/5 anni è consigliato praticare la sverniciatura/verniciatura degli infissi. Se notiamo danni non trascurabili, possiamo procedere al ritocco, ovvero alla loro stuccatura, preceduta dalla rimozione del film di vernice e seguita dalla riverniciatura.